Sinossi *: Con il corto "Corpo muto" il regista Vincenzo Stellone vuole dare voce a quelle donne che soffrono per la mancata maternità. Quasi tutte le donne vivono la maternità come un'affermazione del proprio essere donna. Soltanto chi è madre è donna. Le pressioni sociali e le aspettative verso le donne possono far sentire le madri mancate delle donne incomplete, insoddisfatte e talvolta vittime di malessere psicologico. Molte donne trovano conforto nell'adottare dei bambolotti noti come "Reborn dolls", molto simili a bambini veri.
Non è facile immedesimarsi e comprendere quello che spinge le donne ad accudire e vezzeggiare dei bimbi in silicone come se fossero in carne e ossa. La protagonista, una madre mancata, vive una tempesta di emozioni che sfocia in un disequilibrio emotivo che termina possibilmente in un presa di coscienza.