Sinossi *:
E' stata prorogata al primo aprile 2014 la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) in attesa della realizzazione da parte delle Regioni delle strutture sanitarie sostitutive. L’opera breve di Roberto Bontà Polito, sceneggiata con Fabrizio Nardi, è liberamente tratta da “VITO IL RECLUSO. OPG: un'istituzione da abolire” un libro a cura di Francesco Maranta edito nel 2005 dalla Cooperativa “Sensibili alle Foglie”. Il cortometraggio, prodotto da Silvestro Marino in collaborazione con Backstage, ripropone la storia di Vito De Rosa internato per oltre cinquant'anni nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario napoletano di Sant’Eframo.

Vito fu graziato nel 2003 dal Presidente della Repubblica Ciampi dopo l’interessamento al suo caso del consigliere regionale della Campania Francesco Maranta che fu sostenuto da Antigone, l’associazione che dalla fine degli anni ’80 è sempre stata in prima fila nella battaglia per l’abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Un’istituzione totale che ripropone meccanismi assurdi e contrari ai diritti umani, trappola senza uscita: chi è dentro, anche per reati banali, non viene rilasciato a fine pena se fuori non c'è qualcuno che se ne faccia carico. Ancora oggi quasi la totalità degli internati negli OPG non possono essere liberati per l’assenza di adeguati centri di accoglienza.

Nel 2012, dopo che la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema sanitario, presieduta da Ignazio Marino, ha confermato le condizioni inumane e degradanti, il Parlamento ha votato, a grandissima maggioranza, la norma (legge n. 9/2012 ) che ne disponeva la chiusura entro marzo 2013, prorogata poi dal CdM.

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