Sinossi *:
Cuore napoletano è il racconto di un viaggio che ha compiuto una piccola troupe cinematografica nell’arco di un anno in alcuni Stati del Nord America e a Napoli e provincia, alla ricerca d’ogni traccia riconducibile alla canzone classica napoletana.
Il punto di partenza è stato: esistono ancora quei sentimenti che hanno fatto nascere le grandi canzoni classiche napoletane? Cosa esprimevano i versi delle canzoni? E chi sono gli interpreti di oggi?
Il film, costruito anche con l’ausilio di immagini del cinema muto, contemporaneo del periodo in cui è nata la canzone napoletana, si sofferma su alcuni personaggi noti nel panorama musicale degli italo- americani, come Jimmy Roselli, Jerry Vale, Rita Berti, e su alcuni personaggi noti a Napoli, come Mirna Doris, Enzo Gragnianiello, Maria Nazionale, ma anche su gente del tutto sconosciuta, delle vere e proprie scoperte, come John Gentile, Luigi Todisco, Francesca Marini. La canzone classica napoletana, nonostante l’aspetto folkloristico, la retorica, la nostalgia dei tempi passati, è ancora profondamente popolare, ha qualcosa che va al di là della canzone stessa: è uno dei momenti più alti in cui s’identifica la vera anima napoletana Quei sentimenti che le canzoni classiche esprimono, l’amore, il rimpianto, la nostalgia e la gioia, colpiscono le persone di oggi di tutte le età e di tutte le classi sociali.
La canzone classica napoletana l’abbiamo trovata nei casinò di Atlantic City, nelle strade dei quartieri italiani di New York, nei locali dell’America remota, dove si presentano cantanti che annunciano di essere appena giunti dall’Italia, mentre invece vivono lì da trent’anni; l’abbiamo incontrata seguendo cantanti che si esibiscono a Napoli nei matrimoni, nelle serenate, negli spettacoli di piazza, nelle riunioni familiari, trovandoci di fronte a situazioni imprevedibili, con dei personaggi insoliti, come quel maestro di musica che, giunto a Napoli dall’Ucraina, senza lavoro e senza un soldo, ha cominciato a cantare con la chitarra canzoni napoletane sulla funicolare di Chiaia, in dialetto napoletano e in lingua ucraina, riscuotendo un grande successo tra i passeggeri.



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