Sinossi *: La Mostra del Cinema di Venezia attraverso le cronache, i servizi speciali, le interviste, le dirette delle premiazioni che la Rai ha effettuato tra il 1954, anno primo della televisione italiana, e il 1967, quando il vento della contestazione generale si avvicina al Lido, cambiando l’identità stessa del Festival. Nei cassetti delle cineteche Rai di Roma e Milano abbiamo ritrovato quei reportage di oltre cinquant’anni fa, spesso muti o con al massimo qualche frammento sonoro, quando alla Mostra gli inviati Rai parlavano più di divismo che di “arte cinematografica”. Degli anni sessanta sono imperdibili le cerimonie di premiazione. Cerimonieri Rai di quegli anni sono Lello Bersani e Carlo Mazzarella. Il primo è la voce radiofonica della Mostra dal dopoguerra, e ha rapporti cordiali con tutto il cinema. Il secondo è l’inviato “di ruolo” del Telegiornale, di formazione attoriale, un dandy che, ogni sera, commenta film spesso destinati a entrare nella storia del cinema. Con la direzione Chiarini (1963-1968), il Festival di Venezia si fa vetrina delle nouvelles vagues mondiali. Il linguaggio televisivo influenza il nuovo cinema e Luigi Chiarini nel ’67 dichiara che “non è vero che la televisione uccide il cinema, ma lo qualifica”. Chiudiamo con la sera del 25 agosto 1968, quando la contestazione arriva al Palazzo del cinema. E questa è un’altra storia…