Sinossi *: Da un verso di Io vengo da mari lontani di Antonia Pozzi, un lavoro nato nella Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli con l’intento di rendere visibile l’invisibile: ingoiate dalle mura di cinta alte e invalicabili, le allieve Carmela, Concetta, Elisabetta, Faith, Maria Pia e Elly, i docenti e la dirigenza hanno investito e investono passioni, impegno, idee e fatica per affermare la propria presenza sul territorio flegreo e non, talvolta distratto o poco interessato alle dinamiche di una “città chiusa”, vissuta spesso come estranea al paesaggio.