Sinossi *:
Questa è una storia che inizia a Roma e che da “Accattone” di Pasolini arriva fino alla Golden Age del rap italiano passando per “Amore tossico” di Claudio Caligari, la grande stagione dei rave e il ritorno della borgata. Noyz Narcos è il rapper più importante mai uscito da Roma, ma non è un rapper come tutti gli altri e non può essere raccontato come tutti gli altri. La sua musica e le sue rime, apparentemente dirette e persino brutali, sono in realtà piene di sfumature, strati e dettagli che vanno dal cinema di genere al metal, dalla cultura alta a quella bassa, dal citazionismo estremo all’attualità. In tutto questo Noyz è riuscito, forse più di chiunque altro in Italia, a creare mondi e a costruire un personaggio che, nella migliore tradizione – del rap come della letteratura classica – rappresenta la sua opera più riuscita. Per quasi venticinque anni il rapper romano – prima che esistesse Noyz Narcos, prima del Truceklan, prima di tutto – ha ripreso ogni momento della propria vita con una camera miniDV e cassette, i momenti che vedremo e quelli che non si possono vedere, quasi sapesse che un giorno non troppo lontano, dopo un percorso che ha del leggendario, sarebbe arrivato il momento di raccontare questa storia. Non un racconto in prima persona bensì un racconto corale che, attraverso le voci di chi ha condiviso chilometri, rime e birre insieme a lui, da Roma a Milano e ritorno, racconta la storia, la carriera, la poetica e l’epica del Last Man Standing del rap della Capitale. Colui che, nelle parole di uno dei contributor del film, “rappresenta un altro modo di farcela”.



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