Sinossi *: L’acqua del Cadore racconta una molteplicità di storie: ha ispirato antichissimi culti e leggende popolari, plasmando nel tempo forme del paesaggio, vita delle comunità ed economie della zona. Tra queste, dalla metà del Novecento diventa dominante quella dell’industria idroelettrica: il sacrificio del Piave-Boite-Vajont si rende necessario alla modernizzazione del Paese, secondo un progetto che si rivelerà insieme strategico e drammatico.
Il documentario raccoglie le memorie del piccolo borgo di Vallesella, che nei primi anni Cinquanta a seguito della realizzazione dell’invaso di Centro Cadore va sgretolandosi fisicamente e simbolicamente. Il racconto, costruito in maniera corale, allarga lo sguardo e la scala di osservazione dalle vicende passate agli usi e percezioni attuali del paesaggio idroelettrico, suggerendo una riflessione sul senso dei luoghi, sul valore polisemico dell’acqua, sui destini della montagna del presente e del futuro.
Note:
Documentario realizzato nell’ambito del Corso di laurea interateneo in Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica - Università Ca’ Foscari di Venezia e Università degli Studi di Padova.