Fondazione Fare Cinema
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locandina di "EXIT - Una Storia Personale"

Cast

Interpreti:
Luca Guastini (Marco Serrano)
Nicola Garofalo (Davide Serrano)
Marcella Braga (Nina)
Paolo Di Gialluca (Dottor Caracci)
Antonio Calamonici (Maurizio)
Paola Frediani (Sara)
Diego Bottiglieri (Amico Maurizio)
Marco Cortesi (Francesco)
Saroja Alasko (Anna, Collega di Davide Serrano)
Claudio Spadola (Editor)
Margherita Mastrone (Daniela, Ex Fidanzata di Marco)
Katia Nani (Editor)
Fabio Valletta (Fidanzato di Daniela)
Joanna Pavoni (Prostituta Olandese)
Fabio De Caro (Dirigente Sanitario)
Azzurra Rocchi (Ragazza nel Tunnel)
Giuseppe Iacono (Ragazzo dell’Isola)
Paolo Pipitone (Dirigente Sanitario)
Aurin Proietti (Dirigente Sanitario Olandese)
Sergio Toscano (Nick, il Ragazzo della Spiaggia)
Alessandro Rossetti (Infermiere SPDC)
Michela Parzanese (Dottoressa Comunità)
Andrea Spila (Editor)
Federico Firmani (Gianni, Legale di Scriptum)
Costantino Comito (Infermiere della Comunità)
Manuela Irena Longo (Carla)
Catalina Bularda (Paziente della Comunità)
Pierre Bresolin (Padre Francesco)
Carmen Di Marzo (Paziente SPDC)
Pino Torcasio (Peppe)
Antonio Fazio (Mirco)
Gianluca Testa (Ragazzo del Bar)
Claudio Caminito (Ragazzo del Bar)
Simona Padovini (Madre di Carla)
Margherita Bonann (Sorella di Maurizio)
Angelica Novak

Soggetto:
Massimiliano (Max) Amato

Sceneggiatura:
Massimiliano (Max) Amato

Musiche:
Francesco Perri (II)
The Johnny's Band (Brano "Homeless")
Pierfrancesco Sampaolo (Brano "Viaggio di Ritorno")

Montaggio:
Lorenzo Morganti

Suono:
Marcos Molina Jaime

Produttore:
Massimiliano (Max) Amato

EXIT - Una Storia Personale


Regia: Massimiliano (Max) Amato (opera prima)
Anno di produzione: 2010
Durata: 75'
Tipologia: lungometraggio
Paese: Italia
Produzione: A Film
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: Microcamera HD
Camera: Canon e Sony PMW-EX1
Sistema di montaggio: Final Cut
Formato di proiezione: 35mm, colore
Titolo originale: EXIT - Una Storia Personale
Altri titoli: Exit. A Personal History

Sinossi: Il film inizia con un sogno: un volo radente sulla superficie del mare, come solo un gabbiano può fare. Un corpo umano che sprofonda nel blu, una lenta risalita verso la superficie. Un uomo emerge, solo in mezzo al mare. Un sogno che evoca smarrimento ma anche presentimento. È l’alba. Siamo in un luogo aperto e incontaminato, sul ciglio dell’unica strada che costeggia il mare e la ferrovia. C’è una macchina ferma, all’interno un uomo e una donna che dormono. L’uomo è lo stesso del sogno, la donna la sua compagna. A grande distanza dalla vettura vediamo un ragazzo che si allontana sempre più in quella landa sconfinata. Capiremo subito che quello che stiamo vedendo non è altro che l’inizio dell’epilogo del film.
Dopo il suicidio del suo compagno di stanza, Marco, il protagonista della nostra storia, inizia a pensare che la sua esistenza è molto simile a quella del suo amico, se non peggiore. La mancanza di prospettive, un forte senso di inadeguatezza non fanno che peggiorare il suo stato d’animo. In piena crisi, il ragazzo chiede al fratello Davide di accompagnarlo in Olanda per fare quello che il suo amico Maurizio aveva programmato lucidamente: un suicidio assistito. Confessa che vuole farla finita con la sua vita di emarginazione e malessere. Davide, abituato a convivere con le crisi e i deliri del fratello, non prende nemmeno in considerazione la richiesta. Non sa, e non può sapere che quello che Marco afferma ha una sua plausibilità. Infatti il protocollo olandese sull'eutanasia contempla anche la sofferenza psichica.
Il giorno dopo la discussione tra i due, Marco scappa dalla Comunità che lo ospita e prende un treno per Amsterdam con l'intenzione di portare a termine la sua disperata – o folle, dipende dal punto di vista – missione. Proprio nel momento in cui sta cercando di ricucire la sua relazione con Nina, Davide è costretto a prendere atto della situazione e a partire a sua volta per l’Olanda. Nina, benché stanca di assistere a quello che reputa un gioco al massacro, decide di non lasciarlo solo in questa emergenza. Il viaggio inaspettato dà modo alla coppia di stare nuovamente insieme dopo un periodo di separazione.
Giunto ad Amsterdam, Marco si perde in quella città piena di luci e attrattive. Quasi dimentico delle ragioni che lo hanno portato fin là, vaga in bicicletta senza una meta precisa. È ormai in balia di se stesso, ma anche libero come non lo è mai stato. Al pari di un condannato, esaudisce anche il suo ultimo desiderio: un rapporto intimo con una donna, una prostituta. Nel frattempo anche Davide e Nina arrivano ad Amsterdam, e iniziano le ricerche. Una sera, per puro caso, Davide vede sfrecciare il fratello in sella a una bicicletta. Lo insegue a piedi per un lungo tratto e lo blocca nei pressi del porto. Tra i due scoppia un aspro confronto. Marco non sembra intenzionato a tornare indietro, ma Davide riesce a convincerlo che la sua missione suicida è impraticabile. I medici con cui ha parlato hanno dichiarato in modo inequivocabile che le condizioni di Marco non sarebbero compatibili con l’eutanasia. Se anche ci fossero le condizioni, come cittadino straniero non potrebbe ottenere il suicidio assistito. Marco si deve arrendere all’evidenza.
I tre riprendono la strada del ritorno. Un volo per Pisa e in macchina fino a Roma. Durante il tragitto Davide ha un colpo di sonno e per poco non ci scappa un incidente. Decide quindi di deviare il percorso e di fermarsi dove può per riposare. I tre, ormai esausti, si addormentano in macchina. Un’alba magnifica illumina una landa di terra incontaminata. Un treno di passaggio sveglia Marco; il ragazzo scende dall’auto mentre Nina e Davide dormono ancora, e si allontana. Poco dopo anche Nina si sveglia, e si accorge che Marco non c’è. Comincia così l’epilogo, che è poi l’inizio del film, ma con dei colpi di scena e un finale aperto.

Sito Web: http://www.facebook.com/pages/Exit-una-storia-p...

Ambientazione: Amsterdam (Olanda) / Roma

Note:
Questo film è stato girato senza ausilio di troupe e cast tecnico, seguendo un modello produttivo sperimentale.

Video


Foto