Sinossi *:
Cinefilo accanito, filmmaker, saggista cinematografico, insegnante. Chi è veramente Francesco Ballo? Forse è tutte queste cose insieme, e altre ancora: un tifoso dell'Inter, un esperto di vini, un attento jazzofilo... Francesco si racconta alla macchina da presa, guidando lo spettatore attraverso il suo mondo. Un viaggio senza mappe e senza percorsi prestabiliti. La famiglia, gli incontri, gli allievi-amici, la sua Milano, l'amore per i perdenti: in un narrare che prolifera da sé, Francesco intreccia scene a successione libera che sono un'opportunità di storie, ma ancora prima di incontri. Non c’è linearità nell’esposizione, ma piuttosto "accumulazione". Un ritratto, anzi, un “quasi autoritratto” teneramente cubista.



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