Sinossi *: Empedocle, nel suo Poema fisico e lustrale , parlava di «elementi non generati» (fuoco, acqua, terra, aria), «che mai non hanno inizio né hanno termine alcuno» e dai quali nascono «tutte le cose che furono e che saranno, e le cose che sono»; parlava anche di un tempo senza inizio (time without beginning), in effetti. Frizionando dicotomie e complementarità, Lorenzo Gattorna filma i pilastri elementali del mondo e li tiene insieme con quelli elementari del cinema: la luce, il buio, il bianco e nero, il colore, l’astrazione e la figurazione, la cruda pellicola. Quest’ultima in particolare è mostrata nuda, atomo delle immagini, pura materia, pura luce, puro spazio. Questo mondo, filmato dai cineasti, non è molto diverso da quello di Empedocle, eppure non ne ha ancora abbastanza di essere rappresentato.