Sinossi *: Nel III sec. d.C., cinque missionari cristiani, provenienti dalla Puglia, dall’antica Siponto, giungono in Abruzzo. Il loro compito è diffondere il messaggio cristiano nelle contrade abruzzesi fortemente oppresse dal culto pagano. Per frenare il proliferare del cristianesimo, il sacerdote romano di Offidio, nell’odierno territorio aquilano, ha infatti imposto alla popolazione di immolare una vittima nel tempio, pena la morte. Tre dei cinque sipontini vengono catturati, costretti alla sottomissione, ma rifiutandosi di tradire la propria fede, pagano con la vita. Gli unici scampati a questa triste sorte sono l’anziano Giustino e sua nipote, Giusta, entrambi fuggiti nella foresta dove i soldati non riescono a stanarli.
Anche Aurelio, un giovane schiavo sopravvissuto alla persecuzione, sta cercando Giusta, che però non ha mai conosciuto. Desideroso di diventare cristiano, vuole convincere la donna a non abbandonare la sua terra e a continuare la sua missione. Lei è amata da tutti per i miracoli che il Signore compie attraverso le sue preghiere e può convincere il popolo a resistere. Nemmeno lui riesce a trovarla.
Rifugiatosi nella foresta, s’imbatte in una ragazza che vive confinata in una grotta, una sorta di guaritrice respinta da tutti e che sembra detestare i cristiani... Solo lei può condurlo da Giusta.