Sinossi *: “Gli occhi dell’invisibile” è il ritratto di un mondo a volte disperato e allucinato, a volte sorpreso e fiducioso che aspira, anche se inconsapevolmente, alla ricerca della spiritualità. Ekaterina, teologa e pittrice d’icone non propone soluzioni, ma la sua testimonianza di vita: “Ci sono tante strade che possono portare una persona verso la via giusta”. Umilmente compie il suo lavoro: disegnare l'umano nel divino, il divino nell'umano. Ekaterina non vuole catechizzare, ma solo mostrare, come anche nella contemporaneità, l’aspirazione al Sacro possa coniugarsi con il quotidiano attraverso una pratica artistica, trasformata in esperienza di fede.