Sinossi *: L’Hip Hop è un movimento culturale nato negli anni 70 nel quartiere Bronx di New York, anche durante i Block parties (feste di quartiere) allo scopo di promuovere nuove forme d’arte e di aggregazione urbana (graffiti, musica rap, Djing, breakdance). Il genere musicale che ne è scaturito metteva in risalto soprattutto le condizioni di vita sfavorevoli degli afroamericani e le violenze alle quali erano sottoposti; da qui la musica è divenuta un mezzo di protesta contro l’ingiustizia sociale e il razzismo.
Le radici e gli ideali di questo genere, hanno fatto sì che i ragazzi del Centro di accoglienza “Petrilli” dell’avellinese attraverso un laboratorio a cura del rapper Mauro Marsu, per l’associazione “Youthink”, dal titolo “Hip Hop: a self empowerment experience/una crescita personale” e quelli del progetto “Rap e Hip Hop” ideato da Salvatore Imperatore in collaborazione con “Aics”, presso il Centro di accoglienza Napoli – Ostello di Mergellina, curato dai maestri di cerimonia Oyoshe e Lorenzo Lodato si inorgoglissero e partecipassero attivamente ai workshops.
Compiendo una rivoluzione non solo personale ma anche collettiva, utilizzano il RAP come mezzo espressivo servendosi di mix linguistici e raccontando in metrica le difficili storie personali e delle comunità di riferimento.
Forme di produzione musicale e cultura hip hop trasformano quindi in positivo il disagio provocato dall’appartenenza alla cultura altra che in alcuni casi può generare un profondo vissuto di crisi identitarie. Il Rap per i protagonisti del progetto , diventa creatività, forza e desidero di riscatto.