Sinossi *: A distanza di 6 mesi dal terribile terremoto che ha distrutto Haiti, la situazione degli abitanti dell’isola resta drammatica. Nonostante l’enorme flusso di aiuti internazionali, e la grande solidarietà da parte dei cittadini di tutto il mondo, ancora oggi, mentre si avvicina la temibile stagione della piogge e degli uragani, centinaia di migliaia di uomini donne e bambini sopravvivono in campi di fortuna spesso fatti di poveri teli. Il rischio di epidemie è grande e nei campi da tempo non arrivano cibo e acqua potabile. “I dannati della terra” di Silvestro Montanaro è un lungo viaggio nella disperazione e nella rabbia crescente degli Haitiani che fa i conti con le ragioni storiche nell’infinita povertà dell’isola. Ragioni fatte da sempre, in passato ed oggi, di oppressione da parte di chi prima ha mal visto la lotta per l’indipendenza e la denuncia della schiavitù come crimine da parte degli Haitiani e poi ha mantenuto l’isola in condizioni di totale sottomissione alla volontà politiche e di mercato del suo potente vicino, gli Stati Uniti. La straordinaria società civile Haitiana denuncia il tentativo di non cambiare le ragioni di fondo alla base delle centinaia di migliaia di morti provocati dal terremoto. A crollare, sono state le case fabbricate coi mattoni di una povertà secolarmente imposta.