Sinossi *:
Il prof. Paolo Liaci è un giovane docente di Filologia che vive e insegna a New York. In seguito ad una umiliante relazione amorosa con una sua allieva, si ammala di depressione con disturbi che coinvolgono anche la sfera alimentare (anoressia).Visto il grave stato di prostrazione fisica e psicologica, il suo analista gli consiglia di tornare al paese d'origine, allo scopo di ritrovare serenità ed equilibrio. Il ritorno nel Basso Salento, alla “cultura dei padri”, si rivela però un’esperienza fallimentare. In diciassette anni d'assenza lo scenario è ampiamente mutato. Non tanto quello soleggiato e verdeggiante del paesaggio naturale, il cui calore Paolo ritrova pressoché immutato; è sul versante antropologico-culturale che si riscontrano i più dolorosi e amari sconvolgimenti
Il rantolo della cultura popolare, simbolizzato dal rantolo "assetato" di suo padre sul suo letto di morte, è, per il giovane studioso, il segno inequivocabile che lo spirito dionisiaco della terra sta per essere cacciato anche dalla sua ultima roccaforte. Dopo secoli di lotta feroce, il Logos, come un redivivo Achille, può finalmente pascersi delle stanche membra del suo antico, tenace nemico. Così, l'uomo dionisiaco, quella stupefacente opera d'arte forgiata dal dio del vino e dell'ebbrezza sensuale millenni prima, cede il posto al logorroico uomo moderno, e la tragica armonia e grandezza del mondo popolare è soppiantata dalla futilità e meschinità dell'era moderna, ovvero, dalla lacerazione (per nulla tragica) dell'individuo borghese.