Sinossi *: La Pietra di Liso vista come struttura insulare, è immagine mitica della Grande Madre, del ventre gonfio, del pane lievitato. Uno scrittore osservando la Pietra, scrisse: “è una balena arenata con il ritiro delle acque del mare”. L’immaginazione materiale e la figura mitica del ventre che custodisce l’essere dopo averlo inghiottito. Dall’alimento ingerito è possibile supporre una realtà: l’interiorizzazione di un pezzo di pane tostu, questa grande pietra in miniatura, “aiuta a postulare una interiorità”, dove “il reale è dapprima un alimento”. Questo rapporto di grandezza permette una poetica della rêverie bachelardiana, un’immaginazione materiale per l’emersione delle strutture antropologiche dell’immaginario.