Sinossi *: In un vecchio palazzo popolare della periferia romana, all’interno di una modesta abitazione, un maestro delle scuole elementari si prepara come ogni mattina per andare a lavoro e svolgere la sua professione di insegnante presso l’Istituto Elementare Alfredo Baccarini.
Il maestro conduce un’esistenza “silenziosa”. L’espressione un po’ arcigna ed i modi bruschi non fanno di lui un uomo molto simpatico, né per i vicini di casa, né per i vecchi colleghi di lavoro.
Ma dietro quest’atteggiamento burbero si nasconde una drammatica realtà: la solitudine e la disperazione di un uomo rimasto vedovo che ogni giorno si reca a scuola per fare lezione ai suoi alunni, nonostante sia ormai andato in pensione da mesi.
Questo suo comportamento diventa motivo di derisione per tutti, persino da parte degli alunni, che spesso lo sbeffeggiano con scherzi cattivi e canzonette offensive.
L’affetto di una cagnolina diventa giorno dopo giorno l’unico legame con la realtà, il filo sottile a cui l’uomo si aggrappa per superare i momenti di sconforto e di disperazione.
E proprio quando il mondo lì fuori si mostra spietato con la sua indifferenza, un piccolo colpo di scena, il gesto gentile di uno degli alunni, regala al maestro un attimo di umanità e rappresenta, in una società che tende ad emarginare gli anziani e ad abbandonarli alla loro solitudine, la speranza che non tutto è perduto … rappresenta l’importanza di vivere anche quando per il resto del mondo tu sembri non esistere.
Note:
"Il Maestro", esordio alla regia di Maria Grazia Cucinotta, è ispirato alla storia del nonno della regista e racconta la vita di un insegnante.