Sinossi *:
Fare vino è un’arte.
Un’arte che da secoli ispira, evoca, inebria chi l’assapora.
Chi fa vino sa di creare una sensazione, un piacere interiore, e sa che il frutto del proprio mestiere potrà essere apprezzato in chissà quale località del mondo per chissà quale occasione.
Ma da cosa dipende il “fare vino”? Non soltanto dalla volontà di creare denaro, perché in fondo, questo non è un mestiere come un altro. Ogni chicco d’uva cresce in un paesaggio unico e ne respira l’atmosfera e la storia, vive di silenzio e nella pazienza, sente la mano dell’uomo. Cresce e matura in un contesto. E’ per questo che l’etichetta posta su ogni bottiglia non ne indica soltanto la provenienza ma per prima cosa e soprattutto un luogo. Un luogo che ha in sé il suo clima, la sua gente, la sua storia.
Il vino di Carmignano ha una storia centenaria ed una indicazione territoriale ben definita; le viti che si trovano su queste colline hanno piegato schiene di generazioni di lavoratori ed appassionati, ed il loro succo era apprezzato quando ancora buona parte delle città che oggi si scorgono da queste colline neppure esistevano.
E l’origine di tutto questo risiede solo nell’arte dell’uomo.
Un’arte che crea un paesaggio, che produce un prodotto, che realizza il “bello” da secoli.
Il film documentario sul vino Docg Carmignano vuole raccontare tutto questo. Attraverso gli occhi di un personaggio, il vero artista del vino, si racconta un territorio e la sua storia. La Toscana.
Il personaggio vive nel quotidiano i luoghi del suo lavoro, tra vigneti, cantine, natura silenziosa, e resti di una storia che corre indietro di centinaia di anni.
Il suo lavoro di tutti i giorni fatto di fatica e pazienza, insieme alle bellezze di questi territori caratterizzano l’importanza che ha nel “vino” come prodotto finale, tutto ciò che sta a monte. Solo così lo si potrà apprezzare come “unico”.
Perché è, unico.



Note:
Un documentario sulla storia della produzione del vino Carmignano DOCG.

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