Sinossi *:
Frammenti e flash-back iniziali dell’ambiente familiare, dell’infanzia e giovinezza del protagonista, cresciuto a Bagno a Ripoli (Fi) in una famiglia che aveva pagato il suo prezzo per non aver mai avuto simpatie verso il regime fascista, così come verso ogni forma di oppressione.
Il padre rifiuta la tessera fascista e da ferroviere diviene “sterratore”: un lavoro che lo tiene sottoterra, ma con una dignità ed un senso del dovere che trasmette con l’educazione data ai propri figli.
Il figlio Egisto riesce ad entrare nelle gloriose Officine Galileo, ed aquisire non solo una professionalità, ma anche una stima ed un rispetto sia dai propri colleghi che dalla classe dirigente dell’azienda, proprio per il grande scrupolo che mette nel compiere i suoi doveri.
La visita di leva lo strappa al lavoro: viene arruolato come sommergibilista, sotto l’acqua, lui che non aveva ancora mai veduto il mare.
Scoppia la terribile guerra, ed Egisto col sommergibile si trova coinvolto in una delle azioni più importanti della Marina italiana: anche in questa pericolosa occasione adempie al suo dovere fino in fondo.
Ma il suo senso del dovere deve interrogarsi drammaticamente nel momento in cui, caduto il fascismo e firmato l’armistizio, l’esercito si dissolve e l’Italia si spacca in due: da un lato il fascismo alleato al nazismo, dall’altro lato il rifiuto, la resistenza. Il suo senso del dovere gli fa scegliere la seconda strada, pur sapendo che non è la più facile e comoda, ma anzi metterà a serio repentaglio la sua vita.
Finisce nel campo di concentramento di Thorn (ora Torun in Polonia), là dove la dignità e la vita umana sono calpestati, là dove si deve sopravvivere sotto la soglia dell’umanità.

Cast

Interpreti:
Alessandro Idonea (Egisto Grassi)
Gilberto Idonea (Il Babbo)
Stefania Stefanin (La Madre)
Massimo Malucelli (Il Fascista)
Antonio Mancin (Il Nazista)
Mirco Rocchi (Il Capo)
Mauro Monni (Il Dottor Cortesani)
Eugenio Nocciolini (L'Amico)
Andrea Nucci (Giovanni)
Matteo Bianconcini (Compagno)
Lorenzo Venturi (Sterratore)
Giacomo Rosa (Freschi)
Marco Gargiulo (Bellini)
Paolo Martinenghi (Marinaio 1)
Niccolò Berti (Marinaio 2)
Gaetano Guarino (Dottore Militare)
Simone Mengoni (Lo Zio)
Matteo Venturi (Egisto da Ragazzo)

Soggetto:
Daniele Lamuraglia

Sceneggiatura:
Daniele Lamuraglia

Musiche:
Massimiliano Pace

Costumi:
Loredana Riccetti

Scenografia:
Mirco Rocchi

Fotografia:
Michele Sapia

Suono:
Corrado Meloni

Coordinamento Attori:
Alessandro Brandi

Coordinatrice di Produzione:
Marina Valor Navarro

Produzione Esecutiva:
Enrico Ravalli

Organizzazione del Progetto:
Sara Boccalini

Organizzazione del Progetto:
Stefania Tirini

Consulente Storico:
Marco Grassi

Trucco:
Emanuela Felice

Trucco:
Giulia Bettini

Operatori di Macchina:
Giulio Frizzi

Operatori di Macchina:
Benjamin Maier

TRAILER

FOTO




Note:
Questo film rompe il silenzio che era calato su migliaia di famiglie italiane dall'ultima guerra mondiale ad oggi. La storia che viene raccontata attraverso la vita del protagonista è quella di oltre 600.000 militari italiani (circa l'86% dell'esercito) che si rifiutarono di aderire al nazifascismo e pagarono questa scelta con la reclusione, e spesso la morte, nei campi di lavoro germanici.
Egisto Grassi, figlio di una orgogliosa famiglia popolare che non condivide il fanatismo fascista, entra a lavorare a 15 anni nelle prestigiose Officine Meccaniche Galilei, specializzate nella produzione di strumenti ottici. Proprio per tale qualifica professionale al momento della visita di leva viene assegnato ai sommergibili della Marina italiana. Lui che non aveva mai visto il mare, si trova immerso in profondità dentro un mostro meccanico.
Sei mesi dopo l'inizio del servizio militare scoppia la Seconda Guerra Mondiale, e si trova a compiere col suo sommergibile Platino una delle più importanti azioni della Marina italiana.
Alla caduta del fascismo, e in quel tragico giorno dell'Armistizio dell'8 settembre 1943, si trova in territorio tedesco, a Danzica, per esercitazioni. È il momento della scelta: aderire al nazifascismo oppure attendere un buio destino. Egisto, come molti altri compagni, decide di “non andare a combattere contro altri fratelli italiani”, e dopo pochi giorni è recluso in un campo di lavoro come “internato militare italiano”. Una definizione che sarà come un marchio d'infamia durante quei terribili mesi di prigionia, e un titolo da celare nel fondo della propria coscienza anche dopo la Liberazione e nei decenni a venire: per i sopravvissuti della Destra saranno considerati traditori del fascismo; per la Sinistra degli ex militari del fascismo.
Il film mette in luce l'essenza di questa vicenda storica, reinterpretando i personaggi, i luoghi, le situazioni, come se riemergessero dai ricordi che appaiono nei sogni, in un ambiente rievocato dalla creatività degli attori, dall'originalità delle scenografie, delle luci, delle inquadrature, delle musiche. Un piccolo grande senso del dovere che è maturato nel corso di tre anni, sbocciati insieme ad un gruppo di artisti che avvertono ancora l'impegno civile come uno degli stimoli principali della loro opera.

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