Sinossi *: E se “Napalm girl”, la foto del bombardamento vietnamita premiata con il Pulitzer 1978 fosse stata scattata in realtà da un giovane fotografo italiano, Ennio Iacobucci, morto suicida l’anno successivo? Oggi sconosciuto, era stato candidato al premio dal New York Times per le sue foto del Vietnam. Qui dal 1968 al 1975, vendeva le sue foto alle riviste più importanti del mondo: NYT, Life, Famiglia Cristiana, Reuters. Era diventato il Ras di Saigon, per via di quella sfrontatezza tendente al disprezzo per la paura che gli permetteva di scattare foto che i colleghi preferiscono acquistare all’Hotel Continental, al suo rientro. Ennio veniva da un piccolissimo paese della Marsica, in Abruzzo. Da quelle parti chi lo ricorda è sicuro che a scattare la foto a Trang Bang sia stato lui. Di ritorno da Saigon, nel 1977, a trentasette anni, muore suicida a Roma. Di lui rimangono i ricordi dei colleghi, reporter reduci del Vietnam, e la leggenda che si tramanda tra i tavoli del bar del suo paese di origine, Morrea, dimenticato quanto lui.