Sinossi *: Immaginiamo la montagna come una grande cassa di risonanza per le emozioni, le incertezze e le passioni che ci spingono a cercare dentro noi stessi le motivazioni per andare avanti e per meglio comprendere noi stessi. Ne "Ïl sentiero invisibile" due storie hanno origini e sviluppi molto diversi tra loro ma la ricerca e le intenzioni spesso le accomunano con una naturalezza che lascia spiazzati nonostante le diversità. Il finale sarà l’anello di congiunzione degli eventi narrati. Riccardo e Antonella vivono per la musica. Entrambi insegnano al conservatorio e hanno mille progetti musicali che in questi tempi difficili fanno fatica a decollare. Hanno una figlia, Eleonora che ha 17 anni e un talento meraviglioso per il violoncello. Ogni volta che possono vanno a rifugiarsi sull’Appennino Ligure, a Pannesi, dove hanno una casa in mezzo ai boschi. Qui provano all’aperto le loro partiture e fanno lunghe passeggiate. Ma Eleonora deve prepararsi ad un evento che la porterà al festival Musica sulle Apuane e che forse cambierà la sua vita.
Massimo è una guida alpina. Da poco ha iniziato un percorso di collaborazione con una comunità terapeutica residenziale, la Casa di Giano a Santa Massenza in Trentino. Con lui alcuni ospiti e operatori della comunità proveranno a arrampicare sui blocchi e poi sulle vie lunghe di qualche parete in Trentino. I suoi compagni di viaggio sono persone con alle spalle storie di tossicodipendenza e dipendenza dall’alcol che cercano a fatica di costruirsi un futuro nel quale possano camminare con le proprie gambe.