Sinossi *:
La Casa del Fascio di Como è il progetto più impegnato e sofferto di Giuseppe Terragni. Il livello altissimo di coscienza progettuale, lo portò a una continua evoluzione. Dal progetto del 1932, che si concluse nel 1936, in cui Terragni rivoluzionò l'impianto mirando a un edificio in cui si compisse la purezza classica delle sue proporzioni. Un sagrato precede l'ingresso dell'edificio e da qui, come in un monumento classico, si sale per raggiungere, la corte sulla quale si affacciano la sala del Direttorio, gli uffici e i ballatoi di disimpegno. Un’Architettura chiusa, ma trasparente, aperta alla città, che nelle partiture del telaio e nelle ripetizioni dei diaframmi esalta e riflette il divenire continuo dell’unica protagonista di questo documentario: la luce.

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