Sinossi *: All’inizio degli anni 90 l’imprenditore italiano Romano Artioli decide di far rivivere il mitico marchio automobilistico Bugatti con l’obiettivo di realizzare la più prestigiosa e tecnologica supercar dell’epoca. Chiama a raccolta un team eccezionale di tecnici e ingegneri e concepisce una nuova avveniristica fabbrica a Campogalliano, alle porte di Modena, la patria dei motori. L’avventura parte sotto i migliori auspici e la nuova vettura, ribattezzata EB 110 in onore del fondatore della casa Ettore Bugatti, viene presentata in pompa magna a Parigi nel settembre 1991. Nella fabbrica iniziano a lavorare 200 dipendenti entusiasti ed orgogliosi di questa iniziativa pionieristica che non ha paragoni nella storia dell’automobilismo. Contemporaneamente si moltiplicano le presentazioni in giro per il mondo e la vulcanica creatività di Artioli spazia a tutto campo, dalle linee di abbigliamento alle collaborazioni con i migliori fornitori del tempo (Michelin, BBS, Aerospaciale, Nakamici,…).
Ma poco dopo la presentazione del secondo modello, la berlina quattro porte EB 112 disegnata da Giugiaro, che avrebbe dovuto consacrare lo status di eccellenza del marchio, una serie di eventi a catena portano rapidamente l’Azienda al fallimento e alla liquidazione della fabbrica e di tutti i collaboratori.
Dopo 25 anni la fabbrica è ancora lì, intatta e addormentata come il giorno dopo la sua chiusura, e si lascia ammirare dall’autostrada come un simbolo del coraggio, dell’utopia e della passione degli uomini di questa terra. I dipendenti, ancora oggi stregati da quella breve ma intensa esperienza, ci raccontano le sensazioni e l’atmosfera di un’età dell’oro dissoltasi troppo in fretta.
Grazie al prezioso materiale d’archivio, sia foto che video, possiamo rivivere un’avventura dai contorni epici e misteriosi che affascina ancora oggi per la sua idea di lavoro, intesa come eccellenza, entusiasmo e passione.
Note:
Il film-documentario “La Fabbrica Blu” ricostruisce l’avventurosa storia della Bugatti Automobili, l’azienda che negli anni 90 fece rivivere il mitico marchio automobilistico per realizzare una delle più straordinarie auto sportive di sempre, la EB110.
L’ imprenditore Romano Artioli chiamò a raccolta un team eccezionale di tecnici e ingegneri, realizzando un‘avveniristica fabbrica a Campogalliano, nei pressi di Modena, la patria dei motori, che ancora oggi dopo 20 anni dalla chiusura giace intatta e addormentata come simbolo dell’utopia, della passione e della ricerca dell’eccellenza.
I dipendenti, stregati da quella breve ma intensa esperienza, ci raccontano le sensazioni e l’atmosfera di un’avventura dai contorni epici e misteriosi.