Sinossi *: La Fasika è la Pasqua Copta, durante la Settimana Santa la celebrazione più intensa è quella della veglia del Sabato Santo che si protrae fino a tarda notte. Al mattino del sabato all’ingresso delle chiese sotto un albero di fichi, i mercanti vendono fili d’erba ai fedeli che li legano sopra la testa per annunciare che l’anima di Cristo è passata in paradiso.
La leggenda vuole che un bambino di una famiglia di stirpe reale fosse avvolto da uno sciame di api appena venuto alla luce e fosse quindi battezzato Lalibela, ossia "le api riconoscono la sua sovranità”. Predestinato al trono, alcuni tentarono di avvelenarlo. Sopravvissuto e uscito dal coma nel quale era caduto, si dedicò alla costruzione della nuova Gerusalemme, in obbedienza all'ordine celeste ricevuto nei giorni passati tra la vita e la morte, imitando gli edifici che aveva visto in Paradiso.
I pellegrini arrivano a Lalibela e si sdraiano per terra per ricordare il dolore di Gesù avvolti in bianche tuniche di cotone grezzo simbolo di pace e felicità. Durante la cerimonia viene letto il libro dei miracoli che Gesù compì prima di essere crocifisso. I sacerdoti compiono dei giri attorno alla chiesa per invitare Dio ad accogliere le anime e ringraziare gli angeli che aiutano le anime dei disperati a raggiungere il paradiso. I suoni tradizionali sono quelli dei caberò, tamburi cerimoniali e dei sistri, antichi strumenti metallici di origine egiziana.