Sinossi *: Il mattino del 29 giugno, in occasione della festività dei santi Pietro e Paolo, il centro di Civitella era pieno di persone. La chiesa di Santa Maria Assunta era colma di fedeli.
Improvvisamente dal comando tedesco partirono tre squadroni: uno destinato a Cornia, l'altro a San Pancrazio e un terzo, il più consistente, a Civitella.
I tedeschi irruppero nelle case, aprendo il fuoco sugli abitanti a prescindere dal sesso o dall'età. L'episodio più cruento si consumò nella chiesa, mentre si stava celebrando la messa.
Entrati nell'edificio sacro, i tedeschi divisero i fedeli in piccoli gruppi. Quindi, indossati grembiuli mimetici in gomma per non sporcarsi di sangue, li uccisero con dei colpi alla nuca. Il sacerdote Don Alcide Lazzeri, in quanto religioso, sarebbe stato risparmiato dai tedeschi, ma scelse di condividere la sorte degli sfortunati parrocchiani.
Compiuta la strage, i tedeschi incendiarono le case, provocando così la morte anche di coloro che avevano disperatamente tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte.
Alla fine si contarono 244 morti: 115 a Civitella, 58 a Cornia e 71 a San Pancrazio.
Solo pochi abitanti riuscirono a salvarsi dal massacro, tra questi Ida Balò (che all'epoca aveva 8 anni) e sua madre
Note:
Il documentario riporta la testimonianza di Ida Baló Valli, sopravvissuta all'eccidio di Civitella in Val di Chiana del 29 giugno 1944.
Canzoni: Blear Moon "Learning From Kids", Blear Moon "Letting go again", Hinterheim "Sednoseterces", Jim Hall "Explosions In The Sky" (Licenze Creative Commons)
Immagini di repertorio provenienti dall'archivio della Provincia di Arezzo e provenienti dal "Public Record Office" di Londra.
L'intervista a Edoardo Succhielli è stata realizzata da Giovanni Contini Bonacossi.