Sinossi *: Moussa, Soulaymana e Amadou sono tre giovani amici guineiani arrivati da due anni a Palermo; la loro amicizia compensa la lontananza della famiglia e li aiuta a muoversi nella nuova realtà dove tutto sembra complicato. Precious trova questa nuova famiglia nell’amico di basket Gianluca; assieme parlano dei primi amori e si confidano come mai erano riusciti a fare con nessun altro. Kelly e Ismael sono ancora proiettati nelle loro relazioni passate che pervadono i loro pensieri ostacolandoli nella costruzione di nuovi legami, qui, in Italia.
"L’Amour N’a Pas de Frontières" è un viaggio nella Palermo dei migranti, raccontata attraverso il tema trasversale dell’amore inteso come ricerca, nostalgia, complicità e mancanza.
Note:
Questo film nasce da un laboratorio di video partecipativo svolto a Palermo nel 2019. Il laboratorio ha coinvolto un gruppo di ragazzi richiedenti asilo e non e verteva sulla possibilità di costruire un auto-narrazione interna, alternativa alle narrazioni che solitamente raccontano il fenomeno migratorio. L’intenzione di restituire la realtà vista dal loro punto di vista, rifuggendo le banalità e la facile retorica, è stata messa in atto creando con loro relazioni autentiche e condividendo ogni scelta narrativa e stilistica.
Il film si struttura in 4 diversi capitoli che si alternano, costruendo un’unica narrazione fatta di rimandi e contrappunti. Il pretesto del filo rosso dell’amore, indagato nelle sue varie sfumature, ha permesso di esplorare in profondità i vissuti dei ragazzi, la loro quotidianità, le loro preoccupazioni e nostalgie, assecondando il flusso spontaneo dei loro pensieri e la loro realtà fatta di fraintendimenti, confidenze e contraddizioni.
I dispositivi utilizzati sono stati quelli dell’auto-narrazione e della messa in scena. I ragazzi si sono filmati a vicenda, talvolta rendendo esplicito il meccanismo meta-cinematografico di auto-racconto.L’impiego della messa in scena ha permesso di creare situazioni entro le quali i contenuti e i dialoghi fossero però quelli che spontaneamente emergevano, lasciando che i protagonisti
potessero divagare nel loro intimo, tra sogni e preoccupazioni, mancanze e aspirazioni.
Il Film quindi si articola fondendo stili e tecniche diverse, funzionali alla co-autorialità di un gruppo eterogeneo di persone con vissuti, punti di vista e necessità paralleli ma condivisi.
Il laboratorio è stato realizzato a Palermo nel 2019 e si è strutturato in un periodo di sei mesi. Era rivolto a giovani ragazzi tra i 18 e i 30 anni con il desiderio di creare un racconto collettivo di auto-narrazione attraverso il linguaggio cinematografico. Il gruppo era composto da 12 giovani, alcuni dei quali richiedenti asilo negli Sprar di Palermo.
Durante il percorso laboratoriale i ragazzi hanno imparato le basi di suono, ripresa video, auto narrazione e narrazione filmica volta all’obiettivo comune di fare un film collettivo che raccontasse le esigenze del gruppo.