Sinossi *: Un documentario per ricordare la strage parigina nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. La storia è divisa in capitoli e narrata in un preciso arco temporale: dall’innocenza del Capodanno 2015 alla lunga progressione dei 364 giorni successivi. Per le vittime l’anno nuovo è durato solo sette giorni. E i redattori di Charlie Hebdo erano esseri umani speciali: critici, irriverenti, impulsivi e provocatori, rappresentavano la libertà nella sua forma più estrema. Una libertà che si svela, nel corso del documentario, sempre più fragile e, al tempo stesso, necessaria. Parigi, pochi mesi dopo, sarà di nuovo centro di un attacco terroristico in altri luoghi simbolo della sua anima profonda: una sala da concerti, un bistrot, un ristorante, lo stadio. Una ferita, dunque, quella di Charlie Hebdo che quasi non ha avuto ancora modo di essere sanata ed elaborata. Je suis Charlie è subito diventato Je suis Paris.
“L’Anno di Sette Giorni” attraversa i luoghi e le memorie di quei fatti di sangue, ascolta le voci di chi è rimasto, di chi ha perduto un amore o l’amicizia di una vita, percorre le strade, connette fatti apparentemente lontani l’uno dall’altro fino a tessere una mappa di follia omicida, di libertà spezzata, di voci cancellate per sempre. Un documentario per ricordare, per riflettere, per comprendere e per poterci dire ancora, tutti Je Suis Charlie.