Sinossi *: Attraverso i racconti di alcuni cittadini di Porchia, si ricostruisce l'antico rito dell'Albero di maggio, radicato in alcune zone del Piceno e, in particolare, a Porchia (frazione di Montalto delle Marche), soprannominata la "Piccola Russia", che fu epicentro, nei primi anni del dopoguerra, di lotte mezzadrili che portarono i contadini a conquistare diritti e dignità. Fu qui che la festa dell'Albero trovò terreno fertile per svilupparsi divenendo rapidamente un rituale laico e politico, simbolo dei lavoratori che festeggiavano il Primo maggio. Ma non fu sempre facile, i testimoni raccontano di aspri conflitti con i "padroni" delle terre e dell'aperta ostilità della Chiesa cattolica. Ancora oggi, nonostante la crisi delle ideologie e la graduale perdita del suo significato politico, il rito dell'Albero di maggio continua ad essere celebrato.