Sinossi *:
“Normalmente ci si attende di vedere le cose compiute, la sintesi del processo che inizia dall’idea e che prende forma con la realizzazione. L’arte invece, per la libertà che le è propria, ha la facoltà di svincolarsi da tale determinazione degli esiti; così accade che un’opera come quella esposta da Lucilla Bellini e Jacopo Jenna, acquisti maggiori identità e significato se considerata nella sua parzialità – quale momento particolare di una ricerca che proseguirà oltre la mostra, verso sviluppi ancora imprevedibili.
Del resto la necessità di una progressione non è ludibile, se l’indagine riguarda la natura del medium espressivo a cui si ricorre: in questo caso l’immagine fotografica, verificata attraverso l’elemento che ne è insieme la forza e il limite, ovvero l’istantaneità.
Ogni scatto è una copia della realtà che paradossalmente vale come frammento assoluto, poiché il suo soggetto, bloccato in un attimo qualsiasi, resterà così per sempre. Una contraddizione che il pensatore francese Roland Barthes, da una cui citazione deriva il titolo dell’opera esposta, ‘l’aria è l’ombra luminosa che accompagna il corpo’, superava tramite il tempo stesso – teorizzando che il punctum della fotografia, ciò che di essa ci colpisce emotivamente, fosse l’evidenza che ogni cosa nel momento stesso del suo apparire è già stata, e in quanto tale destinata a finire – e che i due artisti affrontano con l’inclusione dello spazio, quindi del movimento. La scelta non è casuale, ma riguarda lo specifico elemento di contatto tra le due diverse modalità artistiche: quella di Jacopo, rivolta all’espressività del corpo, e quella di Lucilla incentrata sul meccanismo, insieme mimetico e trasfiguratore, del ritratto.”

Matteo Innocenti

Cast


Sceneggiatura:
Jacopo Jenna
Lucilla Bellini

Montaggio:
Filippo Bertola

Fotografia:
Jacopo Jenna

Suono:
Yota Morimoto

Produttore:
Jacopo Jenna


Note:
L'opera è tratta da "L'Aria è l'Ombra Luminosa che Accompagna il Corpo" di Roland Barthes (Camera Lucida).

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