Sinossi *: Siamo in Congo Brazzaville, durante la fine degli anni 90.
Jules Mouanga è un musicista, si esibisce per tutto il paese, il suo strumento preferito è la tromba ma suona allo stesso modo la maggior parte degli strumenti tradizionali africani. Inoltre insegna musica nelle migliori scuole di Point Noire, rendendo le sue lezioni veri e propri momenti di aggregazione.
Durante quegli anni, precisamente nel 1999, Jules viene invitato al Masà festival, il più grande evento di musica africana che si tiene ogni anno in costa d’Avorio.
Jules ci va assieme a “Le Ballet Theatre Biambar”, il suo gruppo di musicisti e coreografi con la quale suona oramai da diversi anni.
Una volta arrivati sul posto decidono di rimanervi per un pò e di continuare le loro esibizioni in giro per il West Africa.
Intanto, nel loro paese natio, il Congo Brazaville, è scoppiata una guerra civile senza precedenti che sta portando con se morte e disperazione. Il tempo passa, Jules e i suoi compagni decidono di aspettare in Costa d’Avorio per vedere come si evolvono le cose, rimanendo in parte lontani da questo dramma.
Alcuni mesi dopo però, come in una sorta di maledizione, anche la Costa d’Avorio cade in un conflitto di origine religiosa, quella che Jules chiama “la guerra del Guei”(riferendosi a Robert Guei, generale ivoriano che ai tempi fece cadere il governo con un colpo di stato).
Alcuni suoi compagni riescono a rifugiarsi in Europa. Lui no, finisce quasi per sbaglio in Burkina Faso, il paese dell’accoglienza e degli uomini liberi dove vive ancora adesso con la sua nuova famiglia.
Alcuni mesi fa Jules ha deciso di tornare in Congo. Della sua famiglia non è rimasto più nessuno, chi è sparito nella foresta, chi nel Congo democratico, chi, come i suoi genitori, è morto.