Sinossi *: Nel contesto del festival teatrale organizzato dal Teatro Marchesa per la Pace, l'artista Barbara Zaia assiste a uno spettacolo intitolato "La danza del disoccupato", realizzato dalla compagnia integrata "I Sognattori" dell'associazione Il Tiglio e della cooperativa L'Arcobaleno. Colpita dalla performance, Barbara avvia una collaborazione con la compagnia per creare uno spettacolo per il festival Lunathica. Durante il suo percorso creativo, Barbara scopre che molti membri della compagnia affrontano difficoltà psichiche e sociali. Questo incontro la riporta alla sua storia personale, risvegliando ricordi di una giovinezza trascorsa in un manicomio oltre la cortina di ferro. La sua esperienza la porta a riflettere sui propri pregiudizi e sulle barriere che separano le persone con disabilità. Con l'intento di dare voce a queste realtà, Barbara decide di raccontare la storia del servizio Officina 413 della cooperativa L'Arcobaleno, esplorando il potere della creatività e della solidarietà nel superare le difficoltà e nell'abbattere i pregiudizi. "Le Mani di Re Mida" diventa così un viaggio di scoperta e trasformazione, in cui l'arte si fa strumento di inclusione e comprensione.