Sinossi *: Le mie parole per te nasce e prende forma dal soggetto di un film di finzione intitolato Quella parte di me, scritto da Augusto Spirito ed ispirato ad una vacanza trascorsa a Budapest dal regista in compagnia del fratello maggiore Andrea. Il desiderio è quello di raccontare il mondo del fratello, affetto fin dalla nascita da una grave forma di disabilità e lo fa dedicandogli uno dei personaggi principali della storia, un essere magico in grado di cambiare la vita del protagonista. In seguito prova a presentare il film a diversi produttori, ma nessuno di essi si dimostra interessato; alla trentesima risposta negativa, sente che la volontà di voler raccontare il fratello non si è affievolita, anzi è aumentata, così decide di affrontare la situazione nel modo in cui gli viene più naturale: filmare. Si lancia quindi nella realizzazione del docufiction Le mie parole per te: in dieci giorni lo scrive e nel mese seguente ne effettua le riprese e il montaggio. Il risultato è un corto-documentario intimo e delicato che vede contrapporsi e intrecciarsi le vite di Augusto e di Andrea, unite da un’infanzia sfocata, rievocata da dei vecchi filmini di famiglia, e saldate da un intenso rapporto d’amicizia riscoperto in età adulta, dove entrambi si ritrovano a condividere gli stessi interessi per il cinema e la musica, così come la voglia di ridere e di scherzare in tutta serenità.