Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Hai visto il Montaggio Analogico?


Autore: Andrea Pergolari, Guido Vitiello
Casa editrice: Lavieri
Anno: 2011
ISBN: 9788889312896
Tipologia: Saggio
Pagine: 108
Prezzo: 11,50 €

Descrizione: Illuminare Pasquale Festa Campanile con Schnitzler e Gozzano, usare Panofsky per analizzare la pseudo-soggettiva di una mosca in Reazione a catena di Mario Bava, leggere Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci come il film sulla fine della civiltà contadina che Pasolini non ha mai girato. Tanto fanno, Andrea Pergolari e Guido Vitiello, in questo aureo libretto. Ma non sono cinefili snob o accademici in vena di sfoggio. Il loro scopo non è nobilitare i film che amano. Tali film, infatti (da Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno di Luciano Salce a Gran bollito di Bolognini), non ne hanno bisogno. Sono già nobili. Solo che non se ne è accorto quasi nessuno. I tanti che li hanno apprezzati, spesso, l’hanno fatto con un misto di senso di colpa e di esibizionismo trash (questo sì, snobistico).

Pergolari e Vitiello, invece, sono l’anti-trash: non hanno bisogno di fingersi meno intelligenti di quello che sono, di giocare basso per cercare il facile ammiccamento. E mostrano quanto sia ricca e complessa tutta una fetta di cinema italiano a torto considerato “minore”, ma che è semmai medio, popolare e di genere. Un cinema che in parte coincide con la mai abbastanza elogiata commedia all’italiana, sistematicamente denigrata prima dagli ideologi e dai bacchettoni, e dopo dai fan della monnezza. Pergolari e Vitiello, inoltre, non parlano solo di piani-sequenza e montaggi eisensteiniani. In un libro di cinema, trovare citati José Ortega y Gasset o Thomas Mann di fianco al ragionier Ugo Fantozzi è raro e fa bene. Nella barbarie che ci circonda, occorre essere sanamente demodé e coraggiosamente utopisti.