Descrizione: Nella provincia di Trieste il fascismo attuò una capillare italianizzazione dei cognomi stranieri: il tutto rientrava in un disegno di uniformità nazionale che cercava di occultare le tracce della diversità rappresentata da comunità e da culture potenzialmente non omologabili.
La specifica operazione partì dalla prefettura della provincia di Trieste sulla base di un regio decreto del 1927 e coinvolse almeno cinquantamila persone soltanto nella città adriatica.
Il libro non è un saggio storico, ma una storia di cognomi. I dialoghi fra i vari personaggi sono frutto di immaginazione, ma il loro contenuto è ricavato da fonti archivistiche e bibliografiche trascritte in chiusura dell’opera.
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