Descrizione: Il cinema di Pasolini si fa momento emblematico di confluenza fra pensiero cinematografico e filosofico in un focus sui film a cavallo del ’68. Contro un consumismo che ammicca all’uomo medio con prodotti ‘facili’, un artista underground oppone l’‘inconsumabilità’ dell’evento filmico: una battaglia feroce a quel potere neocapitalistico che deforma l’umanità, piegando le istanze ontologiche più profonde a una rassicurante omologazione. Ne emerge una prospettiva critica, forte e vitale che illumina e raffina lo sguardo sull’oggi.