Nel 1955 Pier Paolo Pasolini pubblica “Ragazzi di vita”, romanzo sulla vita dei ragazzi delle borgate romane, con cui è entrato in contatto dal suo arrivo nella capitale. Il libro ottiene un grande successo di pubblico, ma viene accusato di oscenità, a causa del tema della prostituzione maschile. Pasolini subisce, quindi, un processo per pornografia da cui verrà assolto, grazie anche alle testimonianze di intellettuali dell’epoca, come Giuseppe Ungaretti. Nel 1957 esce la raccolta di poemetti “Le ceneri di Gramsci...visualizza tuttoi”, duramente criticato da intellettuali vicini al partito comunista, ad eccezione di Italo Calvino. Nel 1959 Pasolini conclude “Una vita violenta”, un romanzo ancora una volta incentrato sui ragazzi delle borgate, con risvolti politici - il protagonista della storia si considera inizialmente fascista, in seguito si avvicina ai democristiani e infine al PCI. Negli Anni ‘60 Pasolini passa al cinema: il suo esordio alla regia è il film “Accattone” (1961), trasposizione dei temi letterari di “Ragazzi di vita e Una vita violenta”. Altri film di questi anni da ricordare, di cui firma sempre la sceneggiatura, sono “Mamma Roma” (1962), “Il vangelo secondo Matteo” (1964), “Uccellacci e uccellini” (1965), “Edipo re” (1967), “Teorema” (1968) e “Medea” (1969). Nei primi Anni ‘70 Pasolini si dedica al progetto cinematografico, chiamato “trittico della vita”, che comprende tre film: “Il Decameron” (1971), tratto dalle novelle di Boccaccio, “I racconti di Canterbury” (1972), tratti dall’opera di Chaucer, e, infine, “Il fiore delle Mille e una notte” (1974). A partire dal 1973 Pasolini incomincia a collaborare con il “Corriere della Sera”, con articoli di argomento politico e di costume, che verranno poi raccolti nel 1975 in “Scritti corsari” e nel postumo “Lettere luterane” (1976). Nel 1975 realizza quello che sarà il suo ultimo e più discusso film, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”.
Ispirato dall’opera del marchese de Sade, Pasolini ambienta le vicende del film nella Repubblica di Salò, dove quattro alti membri del partito rapiscono un gruppo di ragazzi e ragazze per soddisfare le loro perversioni sessuali. Nel novembre dello stesso anno (in un delitto che ancora ha molti lati oscuri...) Pier Paolo Pasolini viene ucciso all’Idroscalo di Ostia, vicino a Roma. Lo scrittore e regista venne percosso e travolto dalla sua stessa auto da Pino Pelosi, “ragazzo di vita”, che Pasolini aveva caricato in macchina. Nel 1992 esce postumo “Petrolio”, romanzo ideato nel 1972 e a cui Pasolini stava ancora lavorando nel ‘75.