Note di regia del film "Brokers, Eroi per Gioco"
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Brokers, Eroi per Gioco" rappresenta per me una grande sfida, in quanto si tratta del primo lungometraggio che vado ad affrontare soltanto come regista e non come autore/regista (l'altra esperienza nella quale ho lavorato soltanto come regista è stata il cortometraggio Ho soltanto chiuso gli occhi, in uscita proprio in questi giorni in DVD).
Ma l'altro motivo che mi ha spinto ad accettare la proposta di dirigere Brokers abita nella qualità e nella particolarità della storia in sé. Tanto più che questa opportunità mi si è presentata davanti esattamente nel momento in cui avevo bisogno di girare una storia proprio di questo tipo, e cioè una storia corale, surreale, grottesca, complessa, fitta di trame e accadimenti, che poi è ciò che finora è mancato di più al mio percorso.
Fino a oggi ho infatti sempre privilegiato la parola, i momenti poetici, l'aspetto lirico del fare cinema, ed è per questo che "
Brokers" rappresenta forse il mio primo approccio come regista ad un cinema puro. E ad un cinema che pur collocandosi, per forza di cose, nell'ambito del cosiddetto cinema indipendente, per la tipologia della storia che viene raccontata e per come questa deve essere raccontata non si rispecchia affatto nei canoni tipici del cinema indipendente (quantomeno italiano).
Personalmente sono convinto che "
Brokers", se riuscirà ad arricchirsi di quei particolari tipici del nostro modo di far cinema (per esempio l'attenzione ai dettagli, alla piccole cose), possa diventare un piccolo gioiello nel panorama del cinema indipendente italiano, forte com'è anche dell'apporto che alla sua realizzazione stanno dando cast tecnico e cast artistico.
Emiliano Cribari