Sinossi *: Questo film documentario percorre, sull’onda dei ricordi dei diretti protagonisti, il mondo delle miniere di zolfo in provincia di Enna che sin dalla prima metà del 1800 hanno avuto parte assolutamente rilevante nella produzione europea, ma non è e non vuole essere l’ennesimo reportage sulla vita dei minatori. L’obiettivo è quello di suscitare interesse verso i “segni” di quest’attività ancora oggi riconoscibile nelle strutture obsolete degli impianti di qualche zolfara del nostro territorio che corre il rischio di scomparire perché non ci sono progetti di tutela e recupero. La domanda sottesa è: perché, se ci spostiamo altrove, anche una pietra diventa un monumento e noi non riusciamo a valorizzare i tesori che abbiamo, pur avendo sotto gli occhi che americani e tedeschi vengono a visitare Floristella e ci fanno pure i documentari? Pertanto da un’idea di Pippo Lombardo, sceneggiata da Giovanna Maria e resa efficace dalle immagini video di Alberto Maria, nasce “ L’Oru d’o Diavulu”, il film documentario che, attraverso il racconto immaginario di un minatore al suo nipotino, focalizza il passato e il presente del territorio minerario di Zimbalio-Morra, con immagini affascinanti e del tutto insolite dello stato delle cose oggi. La parte propositiva è ampia e trova il suo momento più alto in un suggerimento del “nostro” giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco che lo trae da un capitolo del suo libro “Buttanissima Sicilia”.