Sinossi *: Si può fare un cinema insonne e intimo, in immediatezza e autonomia, per abitare le notti, per protendersi alle cose, per approssimarle. Sentendole laterali, e accanto. Ad occhio tremulo, affascinato, con un gesto filmico fatto in prima persona, si può stare al mondo. Che è questo qui dove siamo, fatto di vento e di luna, misterioso e semplice com’è nella sua concretezza.