Sinossi *: Due giovani precari romani, Fabio e Gianlorenzo, stanchi della solita vita monotona e senza prospettive, decidono di provare a seguire i propri sogni. Scoprono che in un paese Sardo di nome Bosa, esiste un carnevale misterioso e mai filmato dove sessualità, grottesco e riti pagani diventano un tutt’uno Il carnevale si svolge in due momenti diversi: il primo è il “s’attitidu”. Gli uomini del paese si travestono da donne, con il tipico vestito da lutto sardo, e tengono fra le mani un bambolotto, recitando la parte di una donna impazzita e disperata che non ha più il latte da dare al proprio figlio. Quando cala la sera parte la seconda parte dalle festa: “la ricerca del Giolzi”. Gli uomini e le donne (anche i due romani diventati parte attiva nella festa) si vestono di bianco, con una tunica che ricorda vagamente quella del ku kux klan, e cominciano a cercare in mezzo alle gambe l’uno dell’altro un oggetto misterioso di nome giolzi. I due giovani romani grazie a questa avventura scopriranno una realtà antichissima e rimasta intatta, e probabilmente anche qualcosa su di loro e sulla propria anima.