Sinossi *:
Giovane militante comunista, leader del movimento studentesco, precoce giornalista, impiegato presso l'Enel, ribelle disilluso, pecora nera fuoriuscita dal sistema, emigrato in cerca di fortuna, scrupoloso traduttore, sperimentatore linguistico, fine artigiano della costruzione narrativa, scrittore coerente e autentico. Tutto questo e molto altro fu Sergio Atzeni, narratore "sardo, anarchico, randagio" fra i più interessanti e singolari del secondo novecento italiano, scomparso nel 1995 quando non aveva ancora compiuto 43 anni.

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