Sinossi *:
Mãe Baratinha, una storia di Candomblé, film documentario di Mario Balsamo, racconta la vita e la religione di una sacerdotessa del culto afrobrasiliano del Candomblé. Lo fa con una chiave inusuale: l’autore del documentario viene filmato nelle tappe di quella che è una sorta di sua iniziazione, fatta di riti segreti e offerte sacrificali, che hanno come scenario il quartiere povero di una cittadina brasiliana. La linea narrativa è stata scelta con la convinzione che in questo modo si possa restituire meglio il significato dell’esistenza di una donna fuori dal comune, la forza della sua fede, la natura di una spiritualità che miscela una determinante funzione sociale con l’immanenza del sacro. Le testimonianze su Mae Baratinha ne disegnano a poco a poco i tratti del volto, svelato allo spettatore solamente alla fine del documentario, in un gioco di alterità tra lei e l’autore del film, in un dialogo tra culture, religioni e modi di vita: a volte lontani, a tratti vicinissimi.



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