Sinossi *: Il regista, in preda all’inquietudine, gira in automobile per le strade di Milano. Racconta una barzelletta razzista ma poi si giustifica: è un atto performativo. La strada non gli basta. Si chiude in un garage e proietta sul parabrezza la propria biografia in forma di soggetto cinematografico. Ma non resiste alla tentazione di falsificare l’esistenza con il sogno.