Sinossi *:
Tra il 1870 e il 1955 milioni di italiani emigrano in Argentina.
Buenos Aires, 21 dicembre 2001. L’Argentina si scopre d’un tratto un paese povero.
Nel 2002 quasi due milioni di argentini decidono di ripercorre al contrario il viaggio dei propri nonni e arrivano in Europa.
In un piccolo paese del meridione d’Italia la concia delle pelli è affare di famiglia: la prima conceria fu edificata nel 1850, a Solofra. Durante la seconda guerra mondiale le fabbriche furono convertite e nell’immediato dopoguerra l’Argentina divenne il luogo dei sogni. Nella provincia di Buenos Aires si trasferirono centinaia di famiglie e nacque allora una piccola Solofra, a Valentin Alsina nel comune di Lanùs. Dal nulla di fango e grilli furono costruite 260 concerie, le chiese, le scuole, i circoli, e tutto con gli stessi nomi del paese d’origine. Dopo anni di ricchezza oggi le concerie sono chiuse, i capannoni sono in vendita, i figli di chi ha costruito quel piccolo mondo sono tornati indietro. Di nuovo a Solofra, ripartendo da zero, dagli stessi lavori miseri da cui partirono i loro nonni, scoprendosi ancora una volta stranieri.
"Mate Y Moneda" racconta la storia delle migrazioni tra l’Italia e l’Argentina, la storia di un sogno infranto, la storia dei fantasmi che un popolo porta con sé, la storia del recupero della memoria, della ricostruzione della memoria.



Note:
L'organizzazione delle riprese in Argentina del documentario sono state curate dalla Diva Producciones.

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