Sinossi *: Ogni giorno nella discarica di Mbeubeus arrivano i rifiuti della città di Dakar.
1300 tonnellate al giorno di rifiuti di ogni genere: domestico, industriale, sanitario.
L’area della discarica a ridosso della città di Malika è contaminata da sostanze tossiche presenti nell’aria e nella terra dove si coltiva a pochi metri dalla montagna di rifiuti.
Più di 2000 persone vivono del lavoro della discarica: chi recupera, chi vende, chi compra, chi ripara e ricicla.
Nel vilaggio-laboratorio di Baol, situato nel cuore di Mbeubeuss, vivono i più anziani da oltre 30 anni.
Qui tutto viene diviso e rivenduto: lattine, vetro, scarpe, borse, bambole, carta, ferro..
A Baol si prega nella moschea fatta di latta, si mangia al ristoro, si beve il tè sotto le capanne costruite con stracci e materiale recuperato.
Sempre più case crescono ai bordi della discarica perchè per molti poveri il commercio e il riciclo dei rifiuti è una risorsa in confronto ad una agricoltura in crisi per la desertificazione nel Sahel.
Mame Ngor è uno dei 300 bambini che lavorano in discarica come recuperatori.
In media un bambino guadagna 1000 Cfa (1,52 Euro) al giorno e per molte famiglie questa entrata è fondamentale per garantirsi la sopravvivenza.
Mame Ngor racconta le sue giornate in discarica, rivelando un mondo che, malgrado i fumi tossici, l’odore persistente e lo scenario infernale, stupisce per la sua organizzazione e normalità.