Sinossi *: I nostri ricordi più profondi sono strettamente connessi ai luoghi in cui li abbiamo vissuti. Per Maurella era la ciclopedonale che percorreva dalla Val Brembana fino a Bergamo Alta. Iniziò ad andare in bicicletta quando il cardiologo le disse che pedalare le avrebbe fatto bene, da quel momento 70 km al giorno. Da qualche anno le è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer e una demenza fronto-temporale. Le montagne che vedeva ogni giorno in bicicletta oggi le vede solo dal giardino della casa di riposo in cui è ricoverata. Gli operatori insieme alla figlia Elena e al marito Carlo decidono di farle provare una terapia non farmacologica chiamata Cyclette virtuale e coinvolgono gli autori del documentario nella realizzazione del video del percorso che lei amava tanto fare. Un viaggio insieme, una possibilità di evasione, nella speranza di mantenere il contatto con un passato che si sta inesorabilmente sgretolando e un modo per ritrovare l’equilibrio familiare spezzato.