Presentazione della 4. Edizione del Festival Grinzane Cinema
Dopo il successo della scorsa edizione, con oltre 12.000 mila presenze in più di 40 eventi, torna il Festival Grinzane Cinema, giunto quest’anno alla quarta edizione, a Stresa dal 29 novembre al 2 dicembre 2006. Quattro giorni di proiezioni di film, incontri, e seminari sul rapporto tra letteratura e cinema con autorevoli personaggi del grande e piccolo schermo e del mondo letterario.
Il Festival, nato da un’idea di Giuliano Soria, si avvale quest’anno della direzione artistica di Arnaldo Colasanti e di Steve Della Casa. Si propone come un “laboratorio” dedicato all’incontro tra due generi abituati a fondersi senza perdere la propria identità, e rappresenta il contesto ideale per approfondire i diversi aspetti di questa “affinità elettiva” che, in più occasioni, ha dato vita a grandi capolavori della cinematografia.
Ogni anno una giuria internazionale attribuisce diversi riconoscimenti.
Per l’edizione 2006 i vincitori sono:
Premio alla letteratura, allo scrittore tedesco Peter Schneider per il suo romanzo Vati (Papà) che ha ispirato il film My Father;
Premio al cinema, al regista Dino Risi per i suoi film tratti da romanzi;
Premio Speciale Martini & Rossi, all’attrice Ornella Muti per le sue interpretazioni di personaggi emblematici di una cultura e di uno stile di vita mediterranei;
Premio alla Carriera, a Giancarlo Giannini per aver contribuito - con le sue interpretazioni in film ispirati a romanzi - alla divulgazione e conoscenza di opere letterarie.
I premi verranno consegnati nel corso di una cerimonia nel Salone d’Onore del Grand Hotel Des Iles Borromées nella serata conclusiva del Festival, sabato 2 dicembre.
In programma cinque sezioni:
COME ERAVAMO: un viaggio attraverso il cinema “di costume”. Vizi e virtù degli italiani messi in luce in alcune delle pellicole che meglio hanno saputo interpretare questi aspetti, come ad esempio il Don Camillo di Julien Duvivier; Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli; Porci con le ali di Paolo Pietrangeli e Profumo di donna di Dino Risi.
Nell’incontro Da Totò a Sordi, passando per Fantozzi: l’italiano del Cinema David Grieco, Alberto Bevilacqua, Gianni Canova, Luigi Maria Lombardi Satriani, Elio Matassi, Luigi Mazzella e Marcello Veneziani parleranno delle diverse tipologie dell’italiano nel cinema dal dopoguerra ad oggi.
CINETECA: film di qualità tratti da romanzi di successo. Per celebrare il centenario della nascita di Luchino Visconti, sarà proiettato il suo capolavoro Il Gattopardo e nel dibattito Tra letteratura e cinema: Luchino Visconti Gianni Farinetti, Giulia Carluccio, Lucilla Morlacchi, Steve Della Casa e Giorgio Treves ne ricostruiranno il profilo umano e culturale.
Gli altri film: Tutti giù per terra di Davide Ferrario, ritratto di una Torino che cambia, lasciandosi alle spalle i cliché che l’ hanno resa famosa; Diario di Matilde Manzoni di Lino Capolicchio, melodramma in costume che mette in scena il martirio di Matilde nel nome del padre, quell’Alessandro Manzoni tanto impeccabile di penna quanto cinico e incapace nei rapporti familiari. Le amiche di Michelangelo Antonioni e La Califfa di Alberto Bevilacqua.
NUOVI FILM: Un’anteprima assoluta per l’Italia: “C’est Gradiva qui vous appelle” l’ultima opera firmata da Alain Robbe-Grillet, cineasta e scrittore, massimo esponente dell’École du regard. Il lavoro del padre del “nouveau-roman” sarà presentato da Guido Davico Bonino. Altro film di questa sezione, La grazia, ispirato da una novella di Grazia Deledda, tra i film muti più belli realizzati in Italia, recentemente restaurato e sonorizzato.
LABORATORIO: incontri dedicati a nuove sperimentazioni trasversali al cinema, alla letteratura e alla televisione. Una novità di particolare qualità culturale sarà la proiezione, in anteprima, del film muto I Promessi Sposi di Mario Bonnard del 1922, di cui la RAI ha realizzato la “sonorizzazione integrale”.
Giorgio Treves e Gianni Farinetti presenteranno il documentario Le vie della Recherche (Luchino Visconti), che racconta il progetto mai realizzato da Visconti di trasporre in immagini il capolavoro di Proust.
Negli incontri Ai confini del reality e Morfologia del format. Dalla televisione al cinema si parlerà anche di tv con Paolo Taggi, autore di fortunati programmi, e con il produttore Marco Bassetti capostipite del reality.
Cinema e televisione saranno anche al centro dell’incontro con Vassilis Vassilikos, scrittore greco celebre in tutto il mondo per il romanzo Z- L’orgia del potere da cui Costa-Gravas ha tratto l’omonimo film.
I LUOGHI DEL CINEMA: film in cui il paesaggio è elemento principe della grammatica cinematografica come il lago Maggiore e Stresa in Addio alle armi di Charles Vidor; la città, nello specifico Torino, nella pellicola Dopo mezzanotte di Davide Ferrario; le langhe in Il partigiano Johnny di Guido Chiesa; un Sestriere immacolato prima dell’arrivo del turismo di massa in E’ l’amor che mi rovina di Mario Soldati, di cui cade, come per Visconti, il centenario della nascita. Alle proiezioni seguiranno incontri con attori, registi e personaggi legati ai territori rappresentati. Un ritratto di Soldati tra giornalismo, letteratura, cinema e televisione sarà tracciato da Massimo Scaglione, Stefania Sandrelli e dal figlio del regista Giovanni. In I volti della città, tra Cinema e letteratura, Francesca Bocca, Davide Ferrario e Fabio Troiano si confronteranno sul tema della città; al dibattito Langa reale. Langa raccontata. Langa come un progetto culturale? parteciperà, tra gli altri, Marisa Fenoglio, sorella dello scrittore.
Il tema del paesaggio sarà anche al centro delle LEZIONI DI STRESA. Il ciclo di lezioni per avvicinare le nuove generazioni alla storia del nostro cinema, tenute da docenti universitari, ritorna con Geografie del Cinema. La casa, il bosco, il fiume, il giardino, l’isola saranno analizzati e studiati come scenografie prestate al cinema, tra natura ed effetti speciali.
Anche quest’anno il Festival parlerà di come il cinema racconta lo sport con un incontro e due film:
Cliffhanger di Renny Harlin, storia di un operatore del soccorso alpino e Fight Club di David Fincher, cruda rappresentazione del mondo della kick boxing. Il primo ha ricevuto l’Oscar nel 1993 grazie agli effetti speciali mentre il secondo è stato realizzato con soluzioni formali.
Nell’incontro “Shanghai laboratorio della modernità tra mito letterario, invenzione cinematografica e sguardo sul futuro”, coordinato da Stefania Stafutti, sotto i riflettori la città di Shanghai: un “viaggio” nella più occidentale delle metropoli cinesi vista attraverso lo sguardo della scrittrice Cheng Naishan e del sinologo Chen Zishan.
L’ingresso ai dibattiti e alle proiezioni è libero fino ad esaurimento posti.
Il Festival Grinzane Cinema è organizzato dal Premio Grinzane Cavour per volere della Regione Piemonte, della Direzione Generale Spettacolo e Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e della Martini&Rossi.
21/11/2006