Note di regia del film La Rabbia
I temi de “La Rabbia” sono la sofferenza e la voglia di riscatto. Il giovane regista, protagonista del film, rappresenta una generazione di idealisti che conosce bene la società del denaro, ne assorbe le dinamiche ma cerca di distaccarsene per mantenere l’individualità. Ẻ uno scontro cruento, quello con la realtà, uno scontro che crea la nuova figura dell’artista, un artista moderno, che non ha più solo la preoccupazione della genesi creativa, ma che viene proiettato nell’aspetto commerciale del cinema. Un aspetto commerciale che il regista può non apprezzare ma dal quale non si può distaccare se vuole portare a termine la sua opera. Il compromesso può suscitare sofferenza, rabbia. Si analizzerà il concetto di rabbia, come forma di disillusione, di reazione agli eventi, come autodistruzione. Il regista deve imparare a comprenderla, a vincerla, a canalizzarla verso la costruzione più che verso la distruzione. Il film vuole essere omaggio alla magia del cinema, all’illusione che la proiezione crea, ma tuttavia percorre anche una tematica realista, la difficoltà di portare a termine un processo creativo senza l’aiuto di grandi budget. Esperienza che rispecchia appieno quella del regista Louis Nero senza tuttavia essere un lavoro autobiografico. Il tema de “La Rabbia” nasce quindi da un percorso personale, dal desiderio di comunicare a più pubblico possibile, dalla voglia di raccontare l’ideale estetico, la lotta con i problemi economici, le relazioni personali.
Perché dovrebbe interessare il pubblico?
Per l’accurata analisi delle psicologie in gioco, il rapporto uomo-donna, padre-figlio, l’attenzione verso le dinamiche sociali. Importante risulta anche analizzare il mondo dello spettacolo visto dai giovani, troppo spesso abbagliati dai media, che promettono notorietà e denaro facile, tralasciando la fatica e il lavoro necessari per raggiungerli.