Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

Note di produzione del film "Ho Voglia di Te"


Note di produzione del film
"Gin", Laura Chiatti
L’inizio...
Ho visto il libro la prima volta per caso in copisteria: un fascicolo di fotocopie, come un
samiszdat! Poi me ne ha parlato una mia nipote allora liceale: mi disse che circolava spontaneamente fra i ragazzi (e le ragazze soprattutto). Allora lo lessi: mi piacque, era sincero e commovente. Piacque a tutti a Cattleya, così decidemmo di tentare. Incontrammo Federico Moccia, anche se ci volle un po' perché pensava che i messaggi che gli lasciavamo in segreteria fossero uno scherzo di amici sadici.
Chiesi a Francesca Longardi, che andava alla fiera del libro a Francoforte di cercare un editore. Aggiunsi di non tentare con i nostri amici di Feltrinelli perché il libro non mi
sembrava adatto a loro. Per fortuna Francesca non mi ha dato retta: lo ha proposto subito a Feltrinelli che ha accettato.
Questa è stata la nascita di uno dei massimi best seller italiani!
Facemmo partire la sceneggiatura, con Federico e Teresa Ciabatti, e coinvolgemmo, come regista, Luca Lucini, che con Cattleya aveva già fatto un bellissimo e pluripremiato corto (“Il Sorriso di Diana”). Luca era molto amato da Simona Benzakein di Warner, che si unì al progetto.
Una infinità di provini per i ruoli dei ragazzi: per Step si impose Riccardo Scamarcio che ci apparve da subito straordinario; per Babi fu scelta Katy Saunders, già con noi (la giovane Sibilla) in “Un Viaggio Chiamato Amore”.
Il resto è storia...

Oggi...
Ho Voglia di Te” - edito sempre da Feltrinelli - ha venduto più di un milione di
copie, eguagliando lo strepitoso successo di “Tre Metri Sopra il Cielo”. Con l'uscita in libreria di “Ho Voglia di Te", nel febbraio 2006, anche “Tre Metri Sopra il Cielo” è tornato nuovamente nelle classifiche dei libri più venduti.
Fare un sequel è sempre una grande sfida, soprattutto quando il film originale è diventato un “cult” assoluto tra gli adolescenti, che lo rivedono ossessivamente e citano a memoria interi brani del film.
La scelta del regista Luis Prieto è stata fondamentale per la riuscita del progetto. Prieto è un giovane regista che ha studiato in America dove ha realizzato i suoi cortometraggi, ha girato il suo primo film tra la Spagna e l’Argentina ed infine ha deciso di stabilirsi in Italia. Già nei suoi corti, ed in particolare nel pluripremiato “Bamboleho” (Menzione Speciale della Giuria al Festival di Venezia 2001; Best Narrative Short al Tribeca Film Festival 2002; Best Live-Action Short al Toronto Worldwide Short Film Festival 2002), Luis aveva dimostrato una sensibilità particolare nel raccontare i giovani e il loro rapporto con l’amore e il sesso, cosa che ci ha convinto ad affidargli la regia di “Ho Voglia di Te".
Luis Prieto ha saputo cogliere il tema di fondo di questa storia, senza farsi influenzare dal fenomeno e concentrandosi su quella che è l’essenza di “Ho Voglia di Te": ovvero il passaggio dall’adolescenza ribelle e spericolata all’età adulta, più matura e consapevole, che comporta la fine del dolore per la perdita del primo grande amore (Babi) e la scoperta di un amore diverso, più profondo e responsabile (Gin).
Nel romanzo il personaggio di Gin è cruciale nel raccontare questo passaggio e la scelta di Laura Chiatti è stata determinante per rendere il personaggio forte e fragile allo stesso tempo, maturo ma a tratti ancora infantile. Sostituire Babi nel cuore delle adolescenti è impresa difficile, ma siamo sicuri che Laura con il suo fascino e la sua innocenza riuscirà a sedurle.
La musica di Tiziano Ferro, che già aveva partecipato alla colonna sonora del primo film con la bellissima “Sere Nere”, si conferma ancora più dominante con due splendide canzoni, “Ti Scatterò una Foto” e “La Paura Che”, dall’album “Nessuno è Solo”.
Il film, seguito per noi da Francesca Longardi, è stato girato a Roma in otto settimane con un budget di €4.3M ed è distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures.

Riccardo Tozzi