Note di produzione del film "Last Minute Marocco"
Le riprese sono iniziate il 12 giugno ’06 in Marocco deve per quattro settimane si sono svolte tra Ouarzazate, Marrakech e Essauira. Le altre quattro settimane di ripresa sono state invece realizzate a Roma.
Girare in Marocco è stata da una parte un’esperienza entusiasmante, dall’altra ha presentato alcune difficoltà. Esaltanti sono il paesaggio, la luce, la vitalità di ogni luogo abitato, la naturalezza con cui le comparse partecipano al film. Difficile è coordinare spostamenti soprattutto per le distanze e lo stato di gran parte delle strade che non permettono spostamenti veloci. Particolarmente avventurose sono state le riprese nella piazza principale di Marrakech, dove per mantenere autenticità del luogo abbiamo girato con mezzi molto leggeri e con il minimo indispensabile di comparse, riuscendo a realizzare i ciak necessari prima che la folla travolgesse il set.
Il Marocco è stato scelto come teatro dell’avventura di Sergio e Valerio perché tra i paesi verosimilmente raggiungibili da un adolescente è quello che presenta maggiore varietà, ricchezza di contrasti e contraddizioni sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale e paesaggistico. L’evidente necessità di adattamento di un occidentale che va per la prima volta in Nord Africa aiuta senz’altro a sottolineare sia il percorso psicologico di Sergio e Valerio che a costruire l’aspetto di commedia del film. Così il Marocco diventa luogo che per sua natura sottolinea le difficoltà dell’italiano in terra straniera e contemporaneamente costituisce un affascinante “paesaggio dell’anima” durante inaspettati incontri sentimentali.
L’ambientazione in Marocco permette inoltre di descrivere, anche se non in primo piano, vari aspetti di un paese che risulta tra i più interessanti per il contrasto tra la spinta decisa verso il nuovo e i retaggi della tradizione. Tali aspetti vivono soprattutto nei personaggi di Jasmina e Tamu ma diventano utili per raccontare temi d’interesse universale quali ad esempio il rapporto tra uomo e donna e tra padri e figli. Il Marocco inoltre oggi appare come un paese che può costituire una sorta di ponte tra mondo arabo e occidentale, un luogo dove il confronto può esprimersi in termini non aspri ma di dialogo.